Il ruolo del packaging dal Secondo Dopoguerra
Il Secondo dopoguerra è stato un periodo storico cruciale per le società occidentali, che ne ha decretato significativi cambiamenti di usi e costumi della vita quotidiana. Il boom economico e il crescente benessere della classe media ha fatto sì che nascessero nuovi tipi di bisogni, non più strettamente legati a beni essenziali o di sopravvivenza. Con la fine della guerra c’era un diffuso bisogno di una nuova spensieratezza e di un addio a quegli ultimi anni così duri e austeri.
Questo è il terreno in cui germoglia e cresce rapidamente la società dei consumi.
Alimenti e prodotti di uso quotidiano, prima venduti in anonime confezioni, ora hanno un’immagine e una personalità ben definita ed espressa dal packaging. Non vengono più quindi considerati solo mezzi per il sostentamento della famiglia ma, in alcuni casi, diventano veri e propri status symbol.
Possedere tali prodotti, significava appartenere a una classe sociale ben definita, in grado di distinguersi ed esibire il proprio benessere attraverso confezioni riconoscibili grazie al loro marchio e soprattutto al loro packaging.
Pubblicità, grande distribuzione e nuove figure professionali
Le confezioni diventano quindi sempre più accattivanti. Grafiche molto curate trasmettono alti standard di benessere, status e agio: questi nuovi valori sono rafforzati e alimentati da un nascente modello comunicativo di massa che inizia a fare capolino su giornali, manifesti, in radio, al cinema, ecc.: la pubblicità.
Sempre in questi anni nasce anche la grande distribuzione e figure professionali legate esclusivamente al packaging che oggi assumono grande rilievo, come il packaging designer.
La diffusione della cultura del consumo si riflette infine anche nell’arte, dove il packaging diventa un importante protagonista. Si pensi al movimento della “Pop Art”, che ha trasformato beni ed imballaggi della realtà quotidiana in opere d’arte, espressione di un sentimento di massa piuttosto che elitario.
L’immagine come veicolo di valori e status sociale
Da queste considerazioni si evince come l’immagine in questo periodo conquisti un ruolo di primaria importanza nell’influenzare le scelte d’acquisto dei consumatori. Ma non solo! Essa diventa un vero e proprio veicolo di ideali di estetica ed espressione di valori legati a quel momento storico, dove il consumo è il mezzo per raggiungere la felicità e lo status sociale desiderato.
In Tacom abbiamo conservato molte delle confezioni dell’epoca e abbiamo costituito piccole collezioni storiche. Le confezioni in foto sono alcuni esempi che ben rappresentano l’evolversi della storia aziendale e dei canoni d’espressione negli anni.